La chirurgia ortognatica è la chirurgia correttiva delle deformità dento-facciali. Si tratta di un gruppo di patologie che hanno in comune alterazioni della forma, della posizione e delle dimensioni dei singoli segmenti dello scheletro facciale. Queste deformità possono essere congenite, comparire durante lo sviluppo, o anche manifestarsi nell’età adulta dopo traumi, tumori o perdite di elementi dentari. La chirurgia ortognatica è al tempo stesso una chirurgia funzionale (corregge l’occlusione alterata) ed una chirurgia estetica, in quanto ripristina l’equilibrio scheletrico alterato con interventi variamente combinati fra loro che prevedono l’allungamento o accorciamento della mandibola, l’espansione chirurgica del palato, l’avanzamento del mascellare superiore, l’allungamento o l’impattamento del mascellare stesso (esempio: correzione del sorriso gengivale eccessivo o gummy smile). E’ sempre necessario eseguire una ortodonzia preliminare anche per i casi ad esclusiva o prevalente motivazione estetica. A questo proposito è importante sottolineare che l’intesa tra chirurgo ed ortodonzista è fondamentale per la riuscita del trattamento e solo una stretta collaborazione tra i due specialisti prima, durante e dopo l’intervento, oltre naturalmente alla comprensione da parte del paziente dei diversi passaggi, sono la chiave per un buon risultato.
Negli ultimi anni vi sono stati notevoli progressi in questa chirurgia grazie al miglioramento delle indagini diagnostiche e delle tecniche chirurgiche. Il progresso è dovuto essenzialmente ai seguenti fattori:
- raffinamento delle tecniche clinico-diagnostiche con precisa individuazione dei difetti da correggere e dei metodi di correzione, grazie al maneggiamento computerizzato di foto e radiografie;
- disponibilità di tecniche sofisticate di ortodonzia che permettono di ripristinare un’adeguata armonia dento-alveolare;
- possibilità di simulare in articolatori complessi i movimenti chirurgici delle basi ossee;
- disponibilità di tecniche anestesiologiche moderne che si avvalgono della ipotensione controllata e che permettono di minimizzare le perdite ematiche consentendo un recupero più rapido e una degenza ospedaliera più breve (3-4 giorni al massimo);
- disponibilità di miniplacche e viti in titanio che permettono una adeguata fissazione rigida dei segmenti ossei mobilizzati (mascellare, mandibola, zigomi, mento) senza dover ricorrere al fastidioso e prolungato blocco intermascellare post-operatorio in uso nel passato;
- disponibilità di tecniche chirurgiche che permettono di eseguire gli interventi anche i più complessi operando dall’interno della bocca senza alcuna ferita esterna e quindi senza cicatrici visibili;
- possibilità di associare procedure di chirurgia estetica pura come mentoplastica, rinoplastica, lipectomia, plastica delle guance e delle labbra, lipofilling, che migliorano ulteriormente il risultato dal punto di vista estetico.
Galleria fotografica - Chirurgia ortognatica
Tutti i pazienti che si sottopongono all’intervento di chirurgia ortognatica affrontano il seguente iter:
- impronte per modelli dentari, foto e radiografie per lo studio del caso;
- impostazione del piano di trattamento e decisione preliminare sul tipo di chirurgia da effettuare;
- inserimento di apparecchio fisso su entrambe le arcate;
- livellamento e allineamento di tutti i denti nella miglior posizione possibile, togliendo i compensi, disponendo i denti con l’inclinazione giusta, spesso togliendo i denti del giudizio;
- quando la posizione dei denti appare buona prendere nuove impronte e verficare il corretto combaciamento delle due arcate sui modelli in gesso;
- richiesta di nuove radiografie;
- simulazione della chirrgia sul tracciato cefalometrico e sui modelli in gesso montati in articolatore;
- misurazione degli spostamenti scheletrici da effettuare con la chirurgia e realizzazione di uno/due bites in resina da utilizzare al momento dell’intervento.
- Intervento di chirurgia ortognatica, da eseguire in anestesia generale con ricovero ospedaliero;
- Degenza postoperatoria di 3-4 giorni in media;
- Dopo la dimissione almeno 7-10 giorni di riposo;
- Ripresa delle normali attività dopo 15-20 giorni dall’intervento;
- Ortodonzia post-chirurgica della durata di 3-6 mesi circa