Per deformità della piramide nasale, congenite o acquisite (post-traumatiche), è possibile eseguire un intervento di rinoplastica che permette di modificare secondo i desiderata la forma del naso. Talvolta il paziente presenta, oltre a problemi estetici, anche problemi funzionali, con difficoltà di respirazione nasale causata da una deviazione del setto nasale, eventualmente associata ad un’ipertrofia dei turbinati inferiori, com’è il caso dei gravi nasi torti post-traumatici. In questo caso il chirurgo plastico può, contestualmente alla correzione estetica, ripristinare la funzione respiratoria correggendo la deviazione del setto nasale e, ove necessario, riducendo i turbinati ipertrofici che ostacolano il passaggio dell’aria.
In certi casi la difficoltà respiratoria nasale deriva dalla presenza di un’ampia perforazione del setto nasale (pazienti che abusano di vasocostrittori nasali o consumatori abituali di cocaina) che, trasformando il flusso aereo da laminare in vorticoso, crea una difficoltà respiratoria pur in assenza di un vero e proprio ostacolo. In questo caso specifico il chirurgo plastico ripara il difetto del setto nasale con un intervento chirurgico che prevede l’allestimento di lembi di mucosa orale che vengono trasferiti nella cavità nasale e suturati al setto a chiudere la perforazione. Si tratta di interventi dotati di un alto coefficiente di difficoltà e gravati da un’elevata percentuale di insuccesso nonostante l’abilità del chirurgo, per le alterate condizioni di trofismo dei tessuti nasali.
In certi casi il chirurgo plastico interviene per migliorare la funzione respiratoria con l’utilizzo di innesti cartilaginei (prelevati dal padiglione auricolare, dal setto o più raramente dalle coste).
Si tratta per lo più di pazienti che hanno subito un trauma o sottoposti a precedenti interventi di rinoplastica, con notevole indebolimento dello scheletro cartilagineo della punta del naso che tende a collassarsi in fase inspiratoria, creando notevole difficoltà di respirazione nasale.
Il compito del chirurgo plastico è in questo caso quello di ricostruire e rinforzare lo scheletro cartilagineo per prevenire il collasso inspiratorio. In genere questi interventi vengono praticati con tecnica “open”, cioè con una tecnica che prevede una piccola cicatrice esterna alla columella, in posizione peraltro quasi invisibile.
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