Rinoplastica

La rinoplastica è l’intervento di chirurgia estetica più comune. Può ridurre o aumentare le dimensioni del naso, cambiare la forma del dorso e della punta, restringere le narici, modificare l’angolo naso-frontale o l’angolo naso-labiale. I candidati ideali all’intervento di rinoplastica sono coloro che cercano un miglioramento piuttosto che la perfezione nel loro aspetto fisico.
L’intervento di rinoplastica viene eseguito anche per migliorare la funzionalità respiratoria nasale.
Si preferisce eseguire questo intervento dopo il completo accrescimento delle strutture ossee della faccia, cioè dopo i 16 anni.

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Tutti gli interventi chirurgici comportano un minimo di imprevedibilità e di rischio

Se la rinoplastica è eseguita da un chirurgo plastico esperto le complicanze sono rare e solitamente minori. In circa il 10% dei casi può essere necessario un reintervento, anche se di piccola entità. Il processo biologico di guarigione nella rinoplastica è assolutamente imprevedibile ed anche un chirurgo esperto può trovarsi di fronte a piccole irregolarità che vanno corrette con una seconda piccola operazione.
Le cicatrici sono sempre nascoste all’interno delle narici, tranne che nella tecnica “aperta” che prevede una piccola incisione sulla columella. Un’incisione esterna è necessaria anche per la correzione delle narici; in questo caso la cicatrice è molto piccola e guarisce bene.

PREPARAZIONE ALL'INTERVENTO

Non assumere acido acetilsalicilico (aspirina e simili) a partire dalla settimana precedente l’intervento.
Non fumare o comunque ridurre drasticamente il fumo nelle due settimane precedenti e nelle due settimane successive all’intervento.
Rimandare ad altra data l’intervento se si è convalescenti di un’infezione o di altra malattia.
Per preparare il paziente all’intervento si può prefigurare il risultato finale attraverso una simulazione a computer o comunque utilizzando delle foto del paziente stesso. In nessun caso comunque le immagini corrette ottenute possono essere considerate una promessa di risultato, in quanto la simulazione al computer o la foto corretta non tengono conto dei processi biologici di guarigione che entrano in gioco in una rinoplastica.

L'INTERVENTO CHIRURGICO

La procedura chirurgica dura all’incirca un’ora. Le incisioni sono nascoste all’interno del naso e la tecnica prevede di rimodellare secondo la pianificazione preoperatoria lo scheletro osteocartilagineo dopo che quest’ultimo è stato separato dalla cute. La cute viene poi ridistribuita, anche grazie all’applicazione di cerotti steri-strip, sulla nuova impalcatura. Talvolta può essere eseguita un’incisione esterna trasversalmente alla columella per effettuare quella che viene definita rinoplastica “open” o “aperta” (da utilizzare soprattutto per reinterventi o per malformazioni congenite del naso). In ogni caso al termine dell’intervento nelle cavità nasali vengono posizionati dei tamponi e viene applicato un gesso o una placchetta rigida a protezione della piramide nasale.
In certi casi all’intervento di rinoplastica estetica può essere associato l’intervento funzionale di settoplastica e/o riduzione dei turbinati (diatermocoagulazione, turbinotomia, turbinectomia) qualora il paziente abbia necessità di migliorare la funzione respiratoria nasale. I due interventi possono essere comodamente associati in modo che con un’unica anestesia e un’unica convalescenza il paziente beneficerà di un miglioramento funzionale oltre che estetico.

L'ANESTESIA

L’intervento di rinoplastica viene abitualmente eseguito in anestesia generale, indispensabile se all’intervento estetico si deve associare l’intervento funzionale; Può comunque essere effettuato anche in anestesia locale con sedazione per la sola componente estetica.
Questo tipo di intervento può essere eseguito in Day Hospital o con un giorno di ricovero.

IL POST-OPERATORIO

Dopo l’intervento di rinoplastica l’edema interessa la regione oculo-palpebrale, dove possono manifestarsi anche ecchimosi già a partire dalle prime ore dopo l’intervento. In genere questo gonfiore tende ad aumentare nelle prime 48 ore per iniziare a ridursi dal terzo giorno in poi. Il dolore è praticamente assente e il fastidio derivante anche dal tamponamento nasale è ben controllato dalla terapia medica. I tamponi vengono rimosi in seconda-terza giornata (quarta-quinta giornata se è stata eseguita una settoplastica ed un intervento sui turbinati); il gessetto esterno si toglie dopo 7-10 giorni.

RIPRESA DELL'ATTIVITA'

La maggior parte delle ecchimosi e del gonfiore tendono a scomparire nello spazio di 10-15 giorni. Il gonfiore del naso si riduce in un tempo molto più lungo; soprattutto la punta è quella che impiega più tempo a rientrare nella normalità. Il tempo medio di scomparsa dell’edema è di 6 mesi, ma non è raro dover attendere anche un anno.
Per quanto riguarda la ripresa dell’attività, una volta tolti i tamponi il paziente può tornare ad una vita normale, sempre evitando sforzi fisici per almeno 15 giorni.
Se il paziente è portatore di lenti a contatto è bene evitarle per i primi 4-5 giorni dopo l’intervento; per quanto riguarda gli occhiali, una volta rimosso il gesso possono essere appoggiati sul dorso del naso senza che ciò interferisca con la guarigione.

IL NUOVO ASPETTO

La rinoplastica richiede tempo e pazienza da parte di coloro che si sottopongono all’intervento perché i tempi di ripresa completa sono lunghi. E’ esperienza comune dei pazienti che si sottopongono all’intervento di rinoplastica che le persone a loro più vicine non notino un grande cambiamento nel naso. Questa considerazione va interpretata come sinonimo di intervento ben riuscito e non come un insuccesso, in quanto la fisionomia del volto è migliorata ma non radicalmente cambiata.

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